C'era proprio bisogno di un reboot della saga degli Autobot contro i Decepticon, con tutti i
quesiti che ne derivano, ossia uno su tutti: che fine hanno fatto gli altri personaggi? A mio
avviso no, ma evidentemente i produttori avevano bisogno di denaro sonante, di
creare merchandising e forse, come
fine ultimo, quello di far girare l'economia in un momento di crisi.
Così dopo aver convinto il regista Michael Bay che
si rifiutava di fare un quarto capitolo (ha fatto poi anche il quinto e ne sono
stati annunciati altri fino all’8), si è cercato un nuovo protagonista per
sostituire il "vecchio" Samuel Witwicky (Shia LaBeouf) trovando Mark Wahlberg (Boogie Nights, Ted), che interpreta il meccanico/inventore fallito Cade Yeager.
Yeager si metterà dalla parte degli Autobot, ora ricercati sulla Terra come dei
criminali, sfidando anche le istituzioni al fianco della figlia Tessa (Nicola
Peltz, la serie tv Bates Motel) e del
suo ragazzo pilota di auto Shane (Jack Reynor, la serie tv Strange Angel).
Il film è ricco di citazioni e inizia proprio citando
un altro incipit, quello di Star Wars
Episodio IV Una nuova speranza: una nave spaziale che irrompe sulla scena
scorrendo per la sua lunghezza. Un'altra citazione di Star Wars, questa volta
da Episodio V, è la scena in cui i buoni fanno
cadere il super cattivo alieno facendolo inciampare su dei cavi d'acciaio che
lo avvolgono. Come dimenticare i ribelli che fanno cadere gli AT-AT sul pianeta
ghiacciato di Hoth!
Altra citazione é la corsa in moto a Hong Kong di Joshua
Joy (Stanley Tucci) e Sue Yueming (Bingbing Li, Meg alias Shark – Il primo
squalo): ricorda molto quella di Pierce Brosnan e Michelle Yeoh ne Il domani non muore mai.
Infine abbiamo un chiarissimo rimando a Jurassic Park con la comparsa dei dinosauri
(dei Transformers chiamati "barbari") a salvare i nostri eroi. Chiaramente non è solo un omaggio ma anche un modo per attirare pubblico anche se storicamente ci sembra assurdo. Ma riflettiamo insieme: i Transformers assumono le sembianze di ciò che hanno attorno e
all'epoca preistorica non c'erano tante macchine da cui prender spunto, quindi
dinosauri siano!
Due cose mi sono piaciute in questo film: le
automobili in scena e gli effetti speciali, veramente degni di nota grazie
alla ILM di George Lucas.
Non ci sono più le piccole Chevrolet un po' sfigate
del terzo capitolo (si scoprirà la loro triste fine durante il film) ma una
Lamborghini, un Optimus Prime/camion nuovo di zecca colorato e tirato a lucido
e una fantastica Pagani Huayra rossa e nera spettacolare (se non le conoscete le Pagani sono autovetture di lusso
fatte a mano il cui prezzo supera di molto il milione di euro).
Gli effetti speciali come dicevo sono fatti veramente
bene: fortunatamente non l'ho visto in 3D al cinema e neppure successivamente
in tv e ho potuto apprezzare i dettagli delle numerosissime scene di battaglia
che sono le vere protagoniste del film. Infatti dopo un inizio un po' più lento
ma apprezzato ai fini narritivi, il quarto capitolo della saga diventa un
susseguirsi di esplosioni e battaglie che non sembrano avere fine.
A un certo punto mi sono domandata che cosa ci
facesse Stanley Tucci sullo schermo (Il
diavolo veste Prada, Hunger Games
per citare due sue pellicole) ma in effetti la sua interpretazione spicca come
sempre, dando quel qualcosa in più ad ogni film in cui ha recitato e tra quelle
di Transformers 4 è sicuramente la
migliore.
Questa volta "la bella" è ancora una volta interpretata
da una bionda, Nicola Peltz, figlia del miliardario Nelson Peltz e della
modella Claudia Heffner. La sua espressività é nettamente migliore rispetto alla
bionda precedente, Rosie Huntington-Whiteley (Carlie), ma non possiamo parlare
di grandi doti attoriali.
Sicuramente il suo personaggio è meno inutile di
Carlie, ma i suoi vestiti rimangono troppo puliti nonostante si rotoli per
terra e gliene capitino di tutti i colori (ma questo non è colpa sua, dobbiamo
mettere in mezzo i costumisti...).
Altro giovane attore è Jack Reynor
che interpreta Shane, il fidanzato maggiorenne della diciassettenne Tessa,
utile nel film per le sue doti di pilota da corsa. E basta, perché quando Cade
gli chiede aiuto lui glielo promette e subito dopo si arrende davanti ai
nemici! Chissà perché poco dopo Yeager gli affidi sua figlia, forse dovremmo
chiederlo agli sceneggiatori.
Parliamo ora delle due fazioni del film, nette e
chiare fin dal principio (intendo la falsa cattiveria di Stanley Tucci).
I "cattivi" di questo film sono diversi: la
CIA che attacca indistintamente sia Decepticon che Autobot per avere il
"seme", la materia prima di cui sono fatti i Transformers, per creare
dei super robot; Lockdown il cacciatore di taglie interstellare alla ricerca di
Optimus Prime, che sembra indistruttibile; Galvatron, Transformer creato in
laboratorio con i pezzi di Megatron (che quando si attiva al posto di urlare la
sua vera identità urla il nome di Galvatron. Vedere il film per capire. N.d.M.);
Stinger, la già citata Pagani Huayra rossa e nera.
La fazione dei buoni é composta da Cade, Tess, Shane
e diversi Autobot: il già citato Optimus, il simpatico Bumblebee, un samurai
giapponese con armatura, un guerrafondaio con bombe a mano, fucili e
sigaro in bocca che spara a tutto ciò che si muove, un Autobot che sembra avere
un impermeabile e ricorda Neo di Matrix
in una scena in cui schiva delle pallottole. E non dimentichiamoci di Stanley Tucci.
Tutto questo condisce la nuova saga degli eroi della
Hasbro.
Non aspettatevi nulla di eccezionale dal punto di
vista di trama e contenuti e tanto meno coerenza (gli Autobot passano da eroi
negli altri film a nemici pubblici, l'opinione dei terrestri sembra mutare
velocemente così come si trasforma Bumblebee), ma dopotutto è un pop-corn movie di pregevole
fattura tecnica a cui (purtroppo) ne seguiranno altri.
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