giovedì 23 agosto 2018

Transformers 4: l'era dell'estinzione (e del via ai reboot)


C'era proprio bisogno di un reboot della saga degli Autobot contro i Decepticon, con tutti i quesiti che ne derivano, ossia uno su tutti: che fine hanno fatto gli altri personaggi? A mio avviso no, ma evidentemente i produttori avevano bisogno di denaro sonante, di creare merchandising e forse, come fine ultimo, quello di far girare l'economia in un momento di crisi.
Così dopo aver convinto il regista Michael Bay che si rifiutava di fare un quarto capitolo (ha fatto poi anche il quinto e ne sono stati annunciati altri fino all’8), si è cercato un nuovo protagonista per sostituire il "vecchio" Samuel Witwicky (Shia LaBeouf) trovando Mark Wahlberg (Boogie Nights, Ted), che interpreta il meccanico/inventore fallito Cade Yeager. Yeager si metterà dalla parte degli Autobot, ora ricercati sulla Terra come dei criminali, sfidando anche le istituzioni al fianco della figlia Tessa (Nicola Peltz, la serie tv Bates Motel) e del suo ragazzo pilota di auto Shane (Jack Reynor, la serie tv Strange Angel).
Il film è ricco di citazioni e inizia proprio citando un altro incipit, quello di Star Wars Episodio IV Una nuova speranza: una nave spaziale che irrompe sulla scena scorrendo per la sua lunghezza. Un'altra citazione di Star Wars, questa volta da Episodio V, è la scena in cui i buoni fanno cadere il super cattivo alieno facendolo inciampare su dei cavi d'acciaio che lo avvolgono. Come dimenticare i ribelli che fanno cadere gli AT-AT sul pianeta ghiacciato di Hoth!
Altra citazione é la corsa in moto a Hong Kong di Joshua Joy (Stanley Tucci) e Sue Yueming (Bingbing Li, Meg alias Shark – Il primo squalo): ricorda molto quella di Pierce Brosnan e Michelle Yeoh ne Il domani non muore mai.
Infine abbiamo un chiarissimo rimando a Jurassic Park con la comparsa dei dinosauri (dei Transformers chiamati "barbari") a salvare i nostri eroi. Chiaramente non è solo un omaggio ma anche un modo per attirare pubblico anche se storicamente ci sembra assurdo. Ma riflettiamo insieme: i Transformers assumono le sembianze di ciò che hanno attorno e all'epoca preistorica non c'erano tante macchine da cui prender spunto, quindi dinosauri siano!
Due cose mi sono piaciute in questo film: le automobili in scena e gli effetti speciali, veramente degni di nota grazie alla ILM di George Lucas.
Non ci sono più le piccole Chevrolet un po' sfigate del terzo capitolo (si scoprirà la loro triste fine durante il film) ma una Lamborghini, un Optimus Prime/camion nuovo di zecca colorato e tirato a lucido e una fantastica Pagani Huayra rossa e nera spettacolare (se non le conoscete le Pagani sono autovetture di lusso fatte a mano il cui prezzo supera di molto il milione di euro).
Gli effetti speciali come dicevo sono fatti veramente bene: fortunatamente non l'ho visto in 3D al cinema e neppure successivamente in tv e ho potuto apprezzare i dettagli delle numerosissime scene di battaglia che sono le vere protagoniste del film. Infatti dopo un inizio un po' più lento ma apprezzato ai fini narritivi, il quarto capitolo della saga diventa un susseguirsi di esplosioni e battaglie che non sembrano avere fine.
A un certo punto mi sono domandata che cosa ci facesse Stanley Tucci sullo schermo (Il diavolo veste Prada, Hunger Games per citare due sue pellicole) ma in effetti la sua interpretazione spicca come sempre, dando quel qualcosa in più ad ogni film in cui ha recitato e tra quelle di Transformers 4 è sicuramente la migliore.
Questa volta "la bella" è ancora una volta interpretata da una bionda, Nicola Peltz, figlia del miliardario Nelson Peltz e della modella Claudia Heffner. La sua espressività é nettamente migliore rispetto alla bionda precedente, Rosie Huntington-Whiteley (Carlie), ma non possiamo parlare di grandi doti attoriali.
Sicuramente il suo personaggio è meno inutile di Carlie, ma i suoi vestiti rimangono troppo puliti nonostante si rotoli per terra e gliene capitino di tutti i colori (ma questo non è colpa sua, dobbiamo mettere in mezzo i costumisti...).
Altro giovane attore è Jack Reynor che interpreta Shane, il fidanzato maggiorenne della diciassettenne Tessa, utile nel film per le sue doti di pilota da corsa. E basta, perché quando Cade gli chiede aiuto lui glielo promette e subito dopo si arrende davanti ai nemici! Chissà perché poco dopo Yeager gli affidi sua figlia, forse dovremmo chiederlo agli sceneggiatori.
Parliamo ora delle due fazioni del film, nette e chiare fin dal principio (intendo la falsa cattiveria di Stanley Tucci).
I "cattivi" di questo film sono diversi: la CIA che attacca indistintamente sia Decepticon che Autobot per avere il "seme", la materia prima di cui sono fatti i Transformers, per creare dei super robot; Lockdown il cacciatore di taglie interstellare alla ricerca di Optimus Prime, che sembra indistruttibile; Galvatron, Transformer creato in laboratorio con i pezzi di Megatron (che quando si attiva al posto di urlare la sua vera identità urla il nome di Galvatron. Vedere il film per capire. N.d.M.); Stinger, la già citata Pagani Huayra rossa e nera.
La fazione dei buoni é composta da Cade, Tess, Shane e diversi Autobot: il già citato Optimus, il simpatico Bumblebee, un samurai giapponese con armatura, un guerrafondaio con bombe a mano, fucili e sigaro in bocca che spara a tutto ciò che si muove, un Autobot che sembra avere un impermeabile e ricorda Neo di Matrix in una scena in cui schiva delle pallottole. E non dimentichiamoci di Stanley Tucci.
Tutto questo condisce la nuova saga degli eroi della Hasbro.
Non aspettatevi nulla di eccezionale dal punto di vista di trama e contenuti e tanto meno coerenza (gli Autobot passano da eroi negli altri film a nemici pubblici, l'opinione dei terrestri sembra mutare velocemente così come si trasforma Bumblebee), ma dopotutto è un pop-corn movie di pregevole fattura tecnica a cui (purtroppo) ne seguiranno altri.



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