venerdì 24 agosto 2018

Carnage: un capolavoro girato in un appartamento


Oggi vorrei parlare con voi di un capolavoro di Roman Polanski che mi ha affascinato moltissimo: Carnage.
Polanski (Chinatown, Frantic) con questo film si conferma ancora una volta un vero e proprio artista: non ha bisogno di effetti speciali da milioni di dollari, bastano lui, un set e un cast di attori eccezionali che non ti fanno staccare gli occhi dallo schermo.
L'intero film si svolge nell’appartamento dei coniugi Longstreet (Jodie Foster e John C. Reilly), che ospitano i signori Cowan (Kate Winslet e Christoph Waltz) per parlare e risolvere i problemi derivanti dalla lite violenta tra i rispettivi figli minorenni. Non per niente è tratto da una piece teatrale e lo si capisce subito, anche se non si ha l'impressione che lo spazio sia piccolo e ridotto, anzi.
Il realismo è impressionante: non solo la durata del film corrisponde a quella della realtà dei fatti ma tutto, dai personaggi alla fotografia, sono così realistici da sembrare veri e vicini a noi, come se i fatti avvenissero nell'appartamento a fianco al nostro.
L'interno dell'abitazione con luci e ombre derivanti da un'illuminazione realistica e veritiera ci fa sentire quasi a casa, mettendoci a nostro agio durante la visione.
L'arredamento è caloroso, proprio come i sentimenti che sembrano trasmettere i coniugi Longstreet inizialmente. Danno l'idea di una normalissima famiglia, dei classici vicini di casa gentili e disponibili, quelli che tutti vorremo avere. I libri d'arte sul tavolino vicino al divano sono un chiaro esempio del realismo e della normalità che inizialmente si percepisce.
Alla loro disponibilità si contrappone la gelida famiglia Cowan: carrieristi, freddi, perfetti nei loro abiti di alta sartoria sono distanti e distaccati dal figlio, specialmente il padre interpretato da un superbo Christoph Waltz, attore poliedrico che mi piace molto, a mio avviso uno dei migliori in circolazione che in base al personaggio che interpreta te lo fa amare (Django) oppure odiare (Bastardi senza gloria).
Kate Winset secondo me brilla in una delle sue migliori interpretazioni. L’ho apprezzata molto anche in Se mi lasci ti cancello, The Dressmaker – Il diavolo è tornato, Steve Jobs; in questi ultimi due interpreta due donne molto forti e indipendenti, che lottano per far valere le proprie idee.
John C. Reilly in Carnage si distacca dai ruoli leggeri cui siamo soliti vederlo (Guardiani della Galassia) e si dimostra un vero professionista.
Jodie Foster si conferma ancora una volta la grande attrice che conosciamo: dall’epoca di Taxi Driver ha iniziato a comparire in film più o meno impegnativi dove ha sempre dato il suo contributo. Basti pensare alla profonda Clarice de Il silenzio degli innocenti ma anche alla frivola e furba Annabelle di Maverick.
Il film è un puro e semplice dialogo tra questi quattro grandi protagonisti che sfocia in odio, rabbia e urla, mostrando le idiosincrasie, le manie, i difetti e i problemi di questi splendidi personaggi. Non si riesce a parteggiare per l'uno o per l'altro: in ciascuno si riconosce quel qualcosa di ognuno di noi e delle persone che ci stanno accanto quando subiscono un forte stress emotivo.
I dialoghi e i comportamenti denunciano le pressioni della società, il forte desiderio di affermazione sopra ogni cosa per dimostrarsi migliori degli altri nascondendo le difficoltà dietro un’apparenza perfetta, quando invece i problemi di lavoro che si insinuano nelle vite private rovinando le famiglie. Tutto questo rende Carnage il ritratto dell'uomo contemporaneo e della società in cui viviamo.
Senza entrare nel merito della vita privata di Roman Polanski perché stiamo parlando di una sua opera, vi consiglio vivamente di vedere questo film. La regia è ottima, invisibile, sembra spiare queste coppie isteriche da vicino ma lo fa con una delicatezza quasi per non farsi scoprire.



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