giovedì 20 giugno 2019

X-Men: giorni di un futuro passato

Il secondo capitolo della nuova saga dei mutanti Marvel già nel titolo, Giorni di un futuro passato (X-Men: Days of Future Past, 2014) ci rivela che un bel viaggio nel tempo non ce lo toglierà nessuno.
Bryan Singer (Bohemian Rapsody, I soliti sospetti) non si è lasciato scappare l'occasione di unire i personaggi ringiovaniti con quelli precedenti, che tanto abbiamo apprezzato. Ci ritroviamo quindi in un futuro distopico, dove i mutanti rimasti sono pochissimi e in lotta con delle macchine assassine con il solo scopo di uccidere chi porta il gene della mutazione. 
Il Professor X (Patrick Stewart, Logan), Ian McKellen (Il signore degli anelli), Tempesta (Halle Berry, John Wick 3), Kitty (Ellen Page, The Umbrella Academy) tentano un ultimo disperato tentativo di sopravvivenza portando indietro nel tempo la coscienza di Wolverine (Hugh Jackman, Logan, The Greatest Showman), nel corpo del Logan del 1973.
Si ritrova così a dover contattare il professor Xavier del tempo (James McAvoy, Espiazione), con pochi poteri ma non in sedia a rotelle, che vive insieme a Hank (Nicholas Hoult, Mad Max: Fury Road) nella sua grande casa. Devono impedire a Mystica (Jennifer Lawrence, Il lato positivo) di uccidere Tyrion Lannister/dottor Trask (Peter Dinklage, Il trono di spade), il futuro inventore delle Sentinelle assassine del futuro.
Per farlo hanno bisogno di Magneto (Michael Fassbender, A Dangerous Method, Assassin's Creed), facendolo evadere grazie all'aiuto del velocissimo Peter Maximoff/Quicksilver (Evan Peters, Kick Ass) e insieme provano a far tornare sui propri passi Mystica.
Wolverine riesce ad unire Charles ed Erik, "fianco a fianco di questa guerra ancora prima che inizi".
Nonostante io non ami troppo i film con i viaggi spazio temporali devo ammettere che Giorni di un futuro passato mi è piaciuto molto. Innanzitutto abbiamo un cast al secondo film insieme che funziona alla grande: Fassbender nei panni di Magneto funziona benissimo, nonostante abbia adorato l'interpretazione di Ian McKellen (è bravo e intenso in qualsiasi ruolo interpreti). Fassbender ci regala un Magneto concentrato, risoluto, convinto dei propri ideali.
Il giovane Magneto è affiancato da un Charles che ha perso la sua strada e la fiducia in se stesso. L'arrivo di Logan lo riporterà sulla retta via, quella stessa via che gli ha permesso nel futuro/passato di aiutare Logan stesso. E il suo ritorno al presente speriamo che porti a un mondo diverso da quello che abbiamo visto nel film Logan (id., 2014), perché un po' di speranza e di felicità serve a questa anima tormentata...
La dicotomia Charles-Erik presente nel primo film si sente anche in questo ma i concetti di bene e male sono più aperti a interpretazioni. Sappiamo a cosa porterà il futuro e la loro diversa visione della vita dei mutanti, ma il fine ultimo che entrambi hanno è quello di sopravvivere. Vediamo un Magneto/McKellen affermare "tutti quegli anni sprecati a combattere, Charles" in una toccante scena mentre parla con l'amico di un tempo. Combattere l'uno contro l'altro non è servito, avrebbero dovuto combattere insieme per un futuro migliore, per una convivenza pacifica tra umani e mutanti e per questo stanno combattendo l'ultima vera battaglia insieme, sacrificando anche se stessi. 




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