martedì 21 agosto 2018

Inkheart - La leggenda di come annoiarsi



Inkheart - La leggenda di cuore d'inchiostro é tratto dall'omonimo libro di Cornelia Funke (primo di una trilogia) uscito nel 2003 e trasposto sul grande nel 2008.
Non ricordo bene i dettagli del primo libro, che ho letto diversi anni fa. Nonostante l’idea di partenza e la trama fossero interessanti, non ho una visione d’insieme completa in quanto non ho letto tutta la trilogia (non sono riuscita ad andare oltre le prime quaranta pagine del secondo volume). Ho atteso qualche anno per vedere questo film, con la speranza di farmi tornare la voglia di terminare la saga, ma non mi è tornata neppure dopo averlo visto.
In breve la trama: Mortimer, detto Mo (Brendan Fraser, La mummia, Viaggio al centro della Terra), é il padre di Meggie (Eliza Bennett, identico nome della protagonista di Jane Austen in Orgoglio e pregiudizio, che i genitori fossero dei fan? N.d.M., interprete della serie tv Sweet/Vicious) e lavora come rilegatore di libri. Ha trasmesso alla figlia l'amore per le storie e la lettura. Mo non legge mai ad alta voce poiché è un “Lingua di Fata”: se lo facesse porterebbe nel nostro mondo i personaggi del libro che stra leggendo, dandogli vita.
Il potere funziona però in due direzioni: se dal libro esce qualcuno, inevitabilmente qualcuno vi deve entrare. È così che è scomparsa sua moglie, la madre di Maggie (Sienna Guillory, Fortitude), finendo in Cuore d'inchiostro, libro che Mo cerca di trovare da anni senza riuscirci. Avrà a che fare con Capricorno, il cattivo di Inkheart (Andy Serkis, Il signore degli Anelli), che vuole sfruttare la capacità di Mo per i suoi loschi fini, e con Dita di Polvere (Paul Bettany, Visione nel Marvel Universe), che vuole invece rientrare nel libro per poter ritornare alla sua vita.
Nonostante il cast di tutto rispetto (il premio Oscar Helen Mirren, Paul Bettany, l'espressivo Andy Serkis alias Gollum de Il Signore degli Anelli) il film purtroppo non decolla. La recitazione manca di credibilità ed è enfatizzata in modo teatrale, cosa che rimarca il target del pubblico dei ragazzini, escludendo così gli adulti ma anche gli adolescenti.
I personaggi non prendono, sono piatti e stereotipati, nonostante ci sia un lavoro letterario dietro che solitamente facilita la resa cinematografica. Si salvano solo Dita di Polvere per l'incisività di Bettany e Capricorno per la mimica facciale di Serkis, ma nulla di memorabile.
Gli effetti speciali non sono degni di nota, mi hanno ricordato quelli di alcune serie tv (le prime stagioni di C'era una volta ad esempio), non certo di un film cinematografico con un budget ben diverso.
ATTENZIONE SPOILER
Inoltre mi sembra che alla fine del film ci sia stato un abuso del potere di “Lingua di Fata” di Meggie. La ragazzina infatti riesce a uccidere tutti i cattivi e riportare le numerosissime creature uscite dalle pagine dei libri, come ad esempio il minotauro, un unicorno, Raperonzolo, etc. (ma erano davvero così tante nell'opera originale???!!!), senza però dare qualcosa in cambio. La faccenda non quadra perché è in netto cntrasto con le basi poste all’inizio del film, altrimenti Mo non sarebbe rimasto solo a crescere Meggie.
FINE SPOILER
Un film per ragazzini dove il classico buonismo porta il lieto fine, stravolgendo le regole dell'universo creato per fini narrativi.
Sarebbe bastato seguire maggiormente il libro per dare un po' più di credibilità al film stesso, che va visto (se proprio ci tenete) senza troppe pretese.




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