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C'era una volta a ...
Hollywood di Quentin Tarantino lo si può definire come una dichiarazione
d’amore al cinema.
Il
vero protagonista non è Leonardo di Caprio, né Brad Pitt né tanto meno Margot
Robbie: è il cinema stesso e i coprotagonisti che compaiono sullo schermo
rappresentano uno spaccato di vita che ha avuto a che fare con il mondo del
cinema nel 1969.
Sony Pictures Entertainment |
In
una Hollywood dove film e serie tv sono in continua produzione Rick Dalton
(Leonardo di Caprio, Inception, The Wolf of Wall Street) è un
attore di western la cui carriera è in declino. E' sempre accompagnato dallo
stuntman Cliff Booth (Brad Pitt, Bastardi senza gloria, la
trilogia Ocean), sua controfigura e unico amico.
E’
molto ironico il fatto che tra i due sia Pitt a essere la controfigura: negli
anni '90-'00 si diceva che di Caprio assomigliava a Pitt, non il contrario!
I vicini di casa di Dalton sono i coniugi
Polanski, il regista Roman (Rafal Zawierucha) e la giovane moglie Sharon Tate
(Margot Robbie, The Wolf of
Wall Street). Sharon sta vivendo il sogno di
molti: giovane, bella, sposata con un regista famoso, circondata da amici, con
una carriera nel mondo del cinema che sta decollando. La sua felicità è
contagiosa e sembra che la macchina cinematografica non abbia scalfito la sua
innocenza.
Photo by ANDREW COOPER © Sony Pictures Entertainment |
Intorno a questi personaggi ruota
tutta la Hollywood dello spettacolo e Tarantino ci regala dei camei a tanti nomi
dell’epoca portandoli sullo schermo, quali Steve McQueen (Damian Lewis, Homeland), Jay
Sebring (Emilie Hirsh, Into the Wild), Bruce Lee (Mike Moh, Inhumans,
Empire), Marvin Schwarz (Al Pacino, Il padrino).
Dagli omaggi ai personaggi dello
spettacolo passiamo poi alla cruda rappresentazione della Family di Charles Manson. Manson non viene mai chiamato con il suo
vero nome sullo schermo, bensì sempre Charlie (interpretato da Damon
Herriman). Compare solamente in due scene, quando si introduce nella proprietà
dei Polanski, un avvertimento a quello che succederà in seguito.
La sua famiglia di hippie viene a
contatto con i nostri personaggi quando Cliff dà un passaggio a Pussycat (Margaret
Qualley, figlia di Andy – Quattro matrimoni e un funerale – McDowell) allo
Spahn Ranch. Realtà e finzione si mescolano anche qui perché questi hippie
hanno imbrogliato George Spahn (Bruce Dern, The Hateful Height) e vivono
alle sue spalle. Incontriamo Tex (Austin Butler, The
Shannara Chronicles), Squeaky (Dakota
Fennings, Eclipse, Braking Down), Katie (Madisen
Beaty), Sadie (Mikey Madison), Flowerchild (Maya Hawke, Strangers
Things, Piccole donne). Saranno proprio Charles "Tex" Watson, Susan “Sadie”
Atkins, Patricia Dianne “Katie” Krenwinkel e Linda Kasabian a uccidere violentemente
una Sharon Tate in stato avanzato di gravidanza e i suoi amici nella notte del
9 agosto 1969, su ordine di Charles Manson.
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Fin dalla prima apparizione di
Margot Robbie sullo schermo sappiamo a cosa condurrà il film e tutti gli eventi
che si concatenano portano a quella tragica notte.
L’interpretazione della Robbie è
tanto intensa quanto delicata e innocente. La sua Tate che si riguarda sul
grande schermo e si diverte a vedere le reazioni del pubblico è di una purezza
strabiliante. E’ riuscita a interpretare una pasticciona e a far ridere il
pubblico (in The Wrecking Crew, 1969),
assaporando le loro risate e riguardandosi con quello sguardo innocente dello
spettatore cinematografico. Un momento di un’intensità strabiliante quanto lo è
la sua semplicità.
La Tate di C’era una volta a… Hollywood rappresenta la magia del cinema e il
suo potere di rappresentare una favola. Così fa anche Tarantino, che non solo
la riporta in vita, ma le dona un futuro, una seconda vita nel finale del film.
I seguaci di Manson infatti non si recano direttamente dalla Tate ma passano
prima da casa di Dalton, dove trovano un’accoglienza diversa da quella che si
aspettavano. Qui parte anche un’altra firma di Tarantino, la classica scena di
violenza pulp/comica che aspettavamo. Fortunatamente non avviene come nella
realtà e i membri della Family rimangono vittima della loro stessa follia.
Un finale dolce-amaro che ci ricorda il titolo: “C’era
una volta”.
Del cast fanno anche parte Luke Perry nella sua ultima
interpretazione prima di morire (Beverly Hills 90210, Riverdale), Rebecca Gayhearth (Beverly Hills 90210), Kurt Russell (The Hateful Eight, Guardiani dellagalassia vol. 2), l’immancabile Michael Madsen (Le iene, Kill Bill, The Hateful Eight).
Un film bellissimo, fatto di attori di prim’ordine,
inquadrature perfette che ti riportano indietro nel tempo, scene costruite alla
perfezione, una fotografia calda e realistica il tutto accompagnato da musiche
scelte con suprema maestria. Un Tarantino sopra le righe, che ci riporta
indietro nel tempo e ci fa vivere quello spaccato di tempo che fu Hollywood nel
1969.
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