martedì 1 ottobre 2019

C'era una volta a... Hollywood: il nuovo capolavoro di Tarantino

da imdb.com


C'era una volta a ... Hollywood di Quentin Tarantino lo si può definire come una dichiarazione d’amore al cinema. 
Il vero protagonista non è Leonardo di Caprio, né Brad Pitt né tanto meno Margot Robbie: è il cinema stesso e i coprotagonisti che compaiono sullo schermo rappresentano uno spaccato di vita che ha avuto a che fare con il mondo del cinema nel 1969.
Sony Pictures Entertainment
In una Hollywood dove film e serie tv sono in continua produzione Rick Dalton (Leonardo di Caprio, Inception, The Wolf of Wall Street) è un attore di western la cui carriera è in declino. E' sempre accompagnato dallo stuntman Cliff Booth (Brad Pitt, Bastardi senza gloria, la trilogia Ocean), sua controfigura e unico amico.
E’ molto ironico il fatto che tra i due sia Pitt a essere la controfigura: negli anni '90-'00 si diceva che di Caprio assomigliava a Pitt, non il contrario!
I vicini di casa di Dalton sono i coniugi Polanski, il regista Roman (Rafal Zawierucha) e la giovane moglie Sharon Tate (Margot Robbie, The Wolf of
Photo by ANDREW COOPER © Sony Pictures Entertainment
Wall Street
). Sharon sta vivendo il sogno di molti: giovane, bella, sposata con un regista famoso, circondata da amici, con una carriera nel mondo del cinema che sta decollando. La sua felicità è contagiosa e sembra che la macchina cinematografica non abbia scalfito la sua innocenza.
Intorno a questi personaggi ruota tutta la Hollywood dello spettacolo e Tarantino ci regala dei camei a tanti nomi dell’epoca portandoli sullo schermo, quali Steve McQueen (Damian Lewis, Homeland), Jay Sebring (Emilie Hirsh, Into the Wild), Bruce Lee (Mike Moh, Inhumans, Empire), Marvin Schwarz (Al Pacino, Il padrino).
Dagli omaggi ai personaggi dello spettacolo passiamo poi alla cruda rappresentazione della Family di Charles Manson. Manson non viene mai chiamato con il suo vero nome sullo schermo, bensì sempre Charlie (interpretato da Damon Herriman). Compare solamente in due scene, quando si introduce nella proprietà dei Polanski, un avvertimento a quello che succederà in seguito.
La sua famiglia di hippie viene a contatto con i nostri personaggi quando Cliff dà un passaggio a Pussycat (Margaret Qualley, figlia di Andy – Quattro matrimoni e un funerale – McDowell) allo Spahn Ranch. Realtà e finzione si mescolano anche qui perché questi hippie hanno imbrogliato George Spahn (Bruce Dern, The Hateful Height) e vivono alle sue spalle. Incontriamo Tex (Austin Butler, The Shannara Chronicles), Squeaky (Dakota
da imdb.com
Fennings,
Eclipse, Braking Down), Katie (Madisen Beaty), Sadie (Mikey Madison), Flowerchild (Maya Hawke, Strangers Things, Piccole donne). Saranno proprio Charles "Tex" Watson, Susan “Sadie” Atkins, Patricia Dianne “Katie” Krenwinkel e Linda Kasabian a uccidere violentemente una Sharon Tate in stato avanzato di gravidanza e i suoi amici nella notte del 9 agosto 1969, su ordine di Charles Manson.
Fin dalla prima apparizione di Margot Robbie sullo schermo sappiamo a cosa condurrà il film e tutti gli eventi che si concatenano portano a quella tragica notte.
L’interpretazione della Robbie è tanto intensa quanto delicata e innocente. La sua Tate che si riguarda sul grande schermo e si diverte a vedere le reazioni del pubblico è di una purezza strabiliante. E’ riuscita a interpretare una pasticciona e a far ridere il pubblico (in The Wrecking Crew, 1969), assaporando le loro risate e riguardandosi con quello sguardo innocente dello spettatore cinematografico. Un momento di un’intensità strabiliante quanto lo è la sua semplicità.
La Tate di C’era una volta a… Hollywood rappresenta la magia del cinema e il suo potere di rappresentare una favola. Così fa anche Tarantino, che non solo la riporta in vita, ma le dona un futuro, una seconda vita nel finale del film. I seguaci di Manson infatti non si recano direttamente dalla Tate ma passano prima da casa di Dalton, dove trovano un’accoglienza diversa da quella che si aspettavano. Qui parte anche un’altra firma di Tarantino, la classica scena di violenza pulp/comica che aspettavamo. Fortunatamente non avviene come nella realtà e i membri della Family rimangono vittima della loro stessa follia.
Un finale dolce-amaro che ci ricorda il titolo: “C’era una volta”.
Del cast fanno anche parte Luke Perry nella sua ultima interpretazione prima di morire (Beverly Hills 90210, Riverdale), Rebecca Gayhearth (Beverly Hills 90210), Kurt Russell (The Hateful Eight, Guardiani dellagalassia vol. 2), l’immancabile Michael Madsen (Le iene, Kill Bill, The Hateful Eight).

Un film bellissimo, fatto di attori di prim’ordine, inquadrature perfette che ti riportano indietro nel tempo, scene costruite alla perfezione, una fotografia calda e realistica il tutto accompagnato da musiche scelte con suprema maestria. Un Tarantino sopra le righe, che ci riporta indietro nel tempo e ci fa vivere quello spaccato di tempo che fu Hollywood nel 1969.



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