domenica 18 novembre 2018

Animali fantastici 2: recensione con spoiler

Da amante dei libri di Harry Potter e dei film (di alcuni più di altri) non potevo esimermi dal vedere Animali fantastici: i crimini di Grindelwald (Fantastic Beast: The Crime of Grindelwald, 2018).
Il primo film della nuova saga ambientata pre Voldemort e Harry Potter mi era piaciuto molto: anche se per lo più una presentazione dei personaggi, era fatto molto bene ed era credibile all'interno della storia che già conosciamo.
Il secondo (di cinque) capitoli invece mi ha lasciato delle perplessità nonostante io non possa dire che non mi sia piaciuto.
In breve la trama: Gellert Grindelwald (Johnny Depp, Assassinio sull'Orient Express, Neverland) scappa dalla sua prigionia e raccoglie i suoi adepti a Parigi e Albus Silente (Jude Law, Existenz, Closer, Sherlock Holmes) incarica Newt Scamander (Eddie Redmayne, The Danish Girl, La teoria del tutto) di recarsi in Francia (nonostante il divieto all'espatrio) per proteggere il giovane Credence (Ezra Miller, Flash in Justice Legue), miracolosamente sopravvissuto all'obscurus che nel primo film sembrava averlo ucciso. 
Il passato di Newt si scontra con il suo presente proprio a Parigi: il vecchio amore Leta Lestrange (Zoe Kravitz, figlia del cantante Lenny, Big Little Lies), ora fidanzata con suo fratello Theseus (Callum Turner), e il nuovo amore, anche se non dichiarato, Tina Goldstein (Katherine Waterstone). Insieme gli eroi combatteranno Grindelwald, svelando il motivo per cui il professor Silente non può scontrarsi con lui, nonché la vera identità di Credence. 

ALLERTA SPOILER! 

SE CONTINUATE A LEGGERE SARETE SPOILERATI SUL FILM

Mentre la prima parte del film è piuttosto lenta, la seconda ha un climax crescente di azione, fino alla battaglia finale contro Grindelwald. 

I personaggi su cui si concentra la narrazione sono molteplici, quindi la lentezza è data in parte dal raccontare le loro storie: quella di Newt, confinato in Inghilterra; quella di Leta, fidanzata con Theseus ma ancora legata al fratello; quella di Tina che si reca a Parigi per trovare Credence e incontra Arnold Guzman, che vuole uccidere il ragazzo; quella di Grindelwald che fugge in modo rocambolesco da una carrozza trainata in volo da dei thestral; quella di Queenie e Jacob che si amano contro le leggi magiche.
Il personaggio di Silente resta sullo sfondo e non se ne capisce il motivo fino alla fine, quando scopriamo che Albus e Gellert hanno fatto un patto di sangue quando erano giovani che implica il non combattersi, pena la morte. Questo ci spiega anche perché Grindelwald non combatta apertamente l'antico amico e abbia bisogno del potere di Credence (e della sua rabbia) per farlo. 
Infatti il mago cattivo è l'unico a sapere da che famiglia proviene il ragazzo, cosa alquanto insolita se ci si fa prendere dal film. Ma basta fermarsi un attimo a pensare e capirete qual è la potente famiglia di origine di Credence e perché Grindelwald conosca questo segreto. Aberfort, Albus e Ariana hanno un altro fratello e questo apre le porte a una storia ben più complessa di quella che ci aspettavamo. Fortunatamente! Perché ci sono altri tre film in programma...
Jude Law nella parte di Silente mi è piaciuto molto: ero scettica, non tanto per Law che mi piace come attore, ma perché non è facile interpretare un ruolo tanto amato, sia nei libri che nei film di Harry Potter. Law è riuscito a ricreare quell'ambiguità di Silente negli sguardi e nei non detti tipica del personaggio. L'Albus di Law è un po' meno enigmatico di quello di Richard Harris (La pietra filosofale, La camera dei segreti) e di Michael Gambon (da Il prigioniero di Azkaban a I doni della morte parte 2), ma essendo più giovane è chiaro che sconfiggere Grindelwald lo renderà il Silente che conosciamo.
Per quanto riguarda l'interpretazione di Johnny Depp devo dire che finalmente ho ricominciato ad apprezzarlo, dopo le molteplici parti sempre uguali a se stesse che si è ritrovato a interpretare negli ultimi anni (Jack Sparrow, il Cappellaio Matto). Il suo Gellert Grindelwald è intrigante, falso e ambiguo, qualità che gli hanno concesso un gran numero di seguaci, tra i quali anche la giovane Queenie, sorella di Tina. La maga legge nella mente delle persone e Grindelwald riesce a ingannarla e a portarla dalla sua parte: non c'è alcun dubbio che è un mago molto potente.
I paragoni con Voldemort sorgono spontanei: chi è più potente tra i due? La battaglia finale fa pensare che Grindelwald abbia poteri più grandi di Voldemort (genera fiamme blu che uccidono tutto ciò che incontrano tranne i suoi seguaci; sembra il fuoco maledetto che distrugge la Stanza delle necessità ne I doni della Morte) e sicuramente il fascino che esercita sui suoi seguaci che credono alle sue promesse di un mondo migliore lo fanno apparire più intelligente di Voldemort, il cui potere si basava innanzitutto sulla paura. 
Ma è presto per dirlo. Di Grindelwald sappiamo solo ciò che ha scritto la Rowling nella saga di Harry Potter e ciò che abbiamo visto nei due film (è la sceneggiatrice dei due Animali fantastici) ma di certo è un personaggio che affascina, per il suo rapporto con Silente in primis durante la loro giovinezza, ossessionati dalla ricerca dei doni della morte (che purtroppo non vengono menzionati). Chiaramente la bacchetta di sambuco è di proprietà di Grindelwald, sono molto curiosa di vedere il duello finale tra lui e Silente e come conquisterà la bacchetta maledetta. Questo implica che Silente riuscirà a spezzare il patto di sangue e spero che la Rowling giustifichi il motivo per cui non è stato spezzato il successivo patto tra Severus Piton e Narcissa Malfoy. 
A questo punto vi starete chiedendo cos'è che non mi ha convinta di questo film. 
Innanzitutto le scene di combattimento e alcune di movimento non erano così nitide come avrebbero dovuto essere; andare al cinema per vedere male certe scene che in televisione risulteranno nitide e chiarissime mi infastidisce parecchio, ed è una cosa che ho potuto notare in diversi film d'azione. Purtroppo non dipende dal film, ma il mio giudizio sullo stesso ne è influenzato.
Poi una prima parte lenta che ha perso un po' di mordente: non si capiva dove i personaggi volessero andare a parare, sembrava una sceneggiatura un po' raffazzonata che nella seconda parte si è ripresa alla grande.
A mio parere manca quel qualcosa per renderlo epico, forse un libro già letto che porta sul grande schermo le avventure di un modo magico tanto amato, o forse e più probabilmente la paura che questi nuovi film di Animali Fantastici possano stravolgere la storia già raccontata. 
Con la Rowling alla scrittura questo non dovrebbe realizzarsi, ma solo il tempo ci dirà se è vero. 
L'introduzione di Nagini (Claudia Kim) come maga maledetta destinata a trasformarsi definitivamente in un serpente è stata intrigante ma mi ha messo in allerta. 
Dopotutto dovete scusare i miei timori ma un precedente di stravolgimento di un universo c'è già stata: George Lucas, il padre di Star Wars, ha rovinato tutto con La minaccia fantasma...




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