giovedì 12 dicembre 2019

Roswell, New Mexico: avevamo bisogno di questo reboot?



Ero scettica nell'affrontare Roswell, New Mexico, serie tv reboot di Roswell (1999-2002). La serie originale mi era piaciuta, nonostante il finale raffazzonato per la chiusura della serie tv.
Liz e Michael serie originale
© 2001 Twentieth Century Fox.
All rights reserved.
Le avventure dell'umana Liz Parker (Shiri Appleby, UnREAL) e degli alieni con 
Isabel e Michal serie originale,
© 2000 Twentieth Century Fox.
All rights reserved.
poteri Max Evans (Jason Behr, I signori della fuga), Michael Guerin (Brendan Fehr, The Night Shift) e Isabel Evans (Katherine Heigl, Grey's Anatomy, Suits) mi avevano presa. 
Il modo in cui a fine anni '90 si affrontava il diverso, ciò che non conosciamo attraverso il racconto di questi adolescenti era perfetto per l'epoca. La stessa epoca in cui si sviluppava un'altra serie tv che del diverso e di come combatterlo o amarlo ne faceva il suo leitmotiv, cioè Butty The Vampire Slayer (1997-2003).
Roswell New Mexico ci porta come protagonisti degli adulti e non degli adolescenti. Non è ambientato alle superiori ma i protagonisti lavorano e hanno a che fare con i problemi della vita adulta.
Poi in questa serie le cose non sono solamente bianche o nere: buono e cattivo, giusto e sbagliato sono confini labili e soggettivi. Compiere una cattiva azione per salvare le persone che si amano è poi così sbagliato? Nascondere un omicidio per salvare la vita a un'altra persona è giusto? 
Sono temi che si affrontano fin dal primo episodio, perché la morte è onnipresente. La Liz di oggi (Jeanine Mason, Grey's Anatomy) ritorna a Roswell dopo una decina d'anni e soffre ancora per la morte della sorella Rosa (Amber Midthunder, Legion), dovuta a un incidente d'auto in cui ha perso la vita insieme a delle amiche. Molti odiano gli Ortecho per questo, ma li odiano ancora di più per il loro cognome, che non è Parker come nell'originale. Infatti sono messicani e il conflitto tra U.S.A. e Messico è pesante, anche a causa del muro tra i due paesi.
Questo Roswell è ben contestualizzato nella storia attuale, tanto da portare un tema caldo e sentito come il muro di Trump dentro la serie tv. 
Diversificare questo reboot così tanto dall'originale, portando temi così attuali è la cosa che ho più apprezzato. 
Altro tema che affronta è l'omosessualità. Il personaggio di Alex Whitman (Colin Hanks, Life in Pieces) originariamente era un ragazzo un po' sfigato follemente innamorato della bellissima Isabel. In New Mexico di cognome fa Manes (Tyler Blackburn, Pretty Little Liars), è un militare gay che con difficoltà ha accettato ciò che è, a causa anche di un padre padrone implicato nel combattere gli alieni giunti sulla Terra con lo schianto del 1947.
Michael e Isabel, New Mexico© 2019 The CW Network, LLC. All rights reserved.
Il suo grande amore è Michael Guerin (Michael Vlamis), bisessuale che però ha anche un debole per l'amica di Liz, Maria De Luca (Heather Hemmens).
Il diverso qui non è solo l'alieno con super poteri che potrebbero terrorizzare gli esseri umani. Il diverso è anche il vicino di casa perché messicano, il figlio del militare perché gay, lo schivo Michael perché vive nel deserto e ha una mano distrutta, la mamma di Maria perchè sembra pazza.
E' evidente che il diverso potremmo essere noi stessi, per un pregiudizio delle persone che ci circondano. 
Liz e Max in New Mexico, da imdb.com
La paura del diverso rientra anche nella storia d'amore di Liz e Max, che anche qui sono attratti l'una dall'altra (questo non si può cambiare), ma i segreti e il passato tendono a dividerli. 
La bionda Isabel reginetta della scuola qui invece (Lily Cowles) è la moglie dell'avvocato Noah (Karan Oberoi) che è all'oscuro del suo segreto ma sembra condurre una vita normale, nonostante il forte attaccamento al fratello e all'amico. Il marito non sembra geloso, ma inizia a insospettirsi quando Isabel si comporta in modo strano.
Bugie, paura, omicidi, dolore, emozioni non dette sono il filo conduttore di questa prima stagione.
Le premesse di una serie tv interessante ci sono, non è certo un capolavoro ma potrebbe portare sviluppi con la seconda stagione. 
Vederla mi ha fatto venire voglia di recuperare Roswell originale, la cui sigla di Dido "Here with me" mi risuona ancora in testa. La ritroviamo nell'ultimo episodio in una cover, come ritroviamo Shiri Appleby come regista di un episodio.




Nessun commento:

Posta un commento