lunedì 1 ottobre 2018

Spaceballs: il film

Once Upon a Warp...
Così inizia Spaceballs (Balle Spaziali, 1987), creato da quel genio comico di Mel Brooks, con i titoli di testa in stile Star Wars che ci fanno chiaramente capire che questo film è una parodia della trilogia ideata da George Lucas (per Mel Brooks è il Chapter 11).
I rimandi ai film di Lucas sono molteplici e se stessi qui a citarveli tutti il post diventerebbe troppo lungo (ma l'idea di farlo mi ha tentata, devo essere sincera. n.d.M.).
L'inizio è assolutamente identico: un pianeta sullo sfondo (in questo caso Druidia) e una lunghissima astronave che irrompe sullo schermo, ossia la Spaceballs 1, con la targa sul retro che recita We break for nobody
Quest'astronave trasporta i cattivi della storia: alcuni degli abitanti del pianeta Spaceballs, capitanati da Lord Casco/Casco Nero (Rick Moranis, La piccola bottega degli orrori, Ghostbusters) che, affiancato dal Colonnello Nunziatella (George Wyner, Il tempo della nostra vita), vuole rapire la principessa Vespa (Daphne Zuniga, Melrose Place, One Tree Hill) per convincere il di lei padre re Rolando (Dick Van Patten, Robin Hood un uomo in calzamaglia) a dar loro l'aria fresca e pulita del pianeta Druidia. 
Infatti il pianeta Spaceballs è a corto d'aria ma il Presidente Scrocco (Mel Brooks, regista che recita nei suoi film, come ad esempio La pazza storia del mondo) lo nasconde molto bene.
In soccorso di Vespa arriverà Stella Solitaria (Bill Pullman, Independence Day, Un amore tutto suo) accompagnato dal canuomo Rutto (John Candy, The Blues Brothers) che, grazie ai soldi promessi loro da Re Rolando, cercheranno di saldare il debito con il gangster Pizza Margherita, in originale Pizza The Hutt (il cattivo simile a Jabba The Hutt interpretato da Dom De Louise, Robin Hood un uomo in calzamaglia, Mezzogiorno e mezzo di fuoco).
 Il Re vuole riavere con sè la sua bambina, promessa sposa al principe Valium (Jim J. Bullock), ultimo principe della galassia.
Dopo una rocambolesca fuga dal livello di detenzione della nave spaziale gli eroi si ritrovano su un pianeta desertico e lì incontrano il Grande Yogurt (Mel Brooks), il detentore della grande magia dello Sforzo, che insegnerà a Stella Solitaria come usarla, ma solo dopo avergli mostrato il merchandising di Spaceballs Il film (il lanciafiamme è il gadget preferito dai bambini). 
Vespa viene poi catturata nuovamente da Lord Casco, segretamente innamorato di lei (come ci dimostra mentre gioca con le action figure di Spaceballs) e i nostri eroi la salvano, ma solamente dopo che re Rolando ha dato il codice dello scudo spaziale a Lord Casco, per prendere l'ossigeno (inutile dirvi il codice dello scudo, vero? n.d.M.). Chiaramente non può finire male questo film, quindi non è uno spoiler vero e proprio dirvi che Vespa e Stella Solitaria non solo riusciranno a riportare l'aria su Druidia ma riusciranno a coronare il loro sogno d'amore. 
La genialità di questa pellicola è la capacità di Mel Brooks di ironizzare su film così famosi come la trilogia di Star Wars creandone una parodia che in quasi ogni scena cita gli originali, ridicolizzandoli. La storia è semplice ma inserire una principessa con delle cuffie musicali che richiamano la pettinatura della principessa Leia (Carrie Fisher) oppure l'iperspazio che diventa l'iperattività che ha diverse velocità fino a quella smodata che fa finire lo Spaceballs 1 nella zona plaid (sì, il cielo è un plaid. n.d.M.) ci fa capire la genialità di Mel Brooks.
Prendere qualcosa di famoso, di noto, di cult e reinterpretarlo creando un nuovo cult fa sì che i fan di Star Wars apprezzino questo film, dove anche Alien fa la sua comparsa, uscendo dall'interno di John Hurt che morendo afferma "Oh, no. Ancora!".





Nessun commento:

Posta un commento